La lotta per la parità di genere è ormai diffusa in molte grandi realtà, instituzioni ed organizzazioni, a partire dall’ONU, l’Istituto Europeo per l’uguaglianza di genere e in Italia attraverso le attività ministeriali. La verità è però che la diffusone capillare della lotta al gender gap stenta a decollare soprattutto in Italia. Le donne sono sottorappresentate nei ruoli di leadership aziendale, confinate tra le mura domestiche a ruoli di caregiver per badare ai figli o agli anziani senza alcuna retribuzione o con un supporto inadeguato da parte dello stato.
Il gender gap in campo finanziario e assicurativo
L’ultimo rapporto OCSE calcola che le donne ricevono una pensione inferiore del 26% rispetto a quella degli uomini a causa delle divergenze nei tassi di partecipazione al mercato del lavoro, dall’utilizzo più o meno esteso di forme di occupazione part-time e da differenze nei redditi e nelle carriere professionali. Le scelte finanziarie e assicurative rappresentano l’ennesimo esempio di gender gap.
L’uomo si occupa di tutte le attività amministrative e burocratiche, ed è spesso l’unico portatore di reddito. Il Sud e le isole hanno la più alta incidenza di famiglie monoreddito e spesso è proprio l’uomo a supportare economicamente la famiglia.
In alcuni frangenti, la donna è parzialmente responsabile della sua alienazione dalle scelte finanziarie, in altri contesti è purtroppo vittima di violenza economica.
La Banca d’Italia ancora una volta ha fatto presente come la cultura finanziaria delle donne è il primo strumento per combattere questa forma di violenza, promuovendo anche un corso dedicato alle donne, “Le donne contano”.
Per fortuna, non sempre il mancato coinvolgimento nella pianificazione del budget e delle spese della famiglia, è il prodotto di una limitazione dell’autonomia del genere femminile da parte degli uomini. Nella maggior parte dei casi in cui la donna non è coinvolta nelle scelte finanziarie, si tratta di semplice mancanza di interesse, delega e divisione dei compiti familiari.
Qual è l’attuale divisione dei compiti familiari tra uomo e donna?
Secondo una recente ricerca Nielsen, il modello in cui la donna non lavora e si prende cura della casa e dei figli, sembra uno stereotipo superato, soprattutto in Italia. Il 52% degli intervistati si è infatti dichiarato in disaccordo.
Nell 44% delle famiglie, la preparazione dei pasti, il bucato e le pulizie in casa sono responsabilità condivise. La condivisione riguarda il 57% delle famiglie per la gestione delle finanze domestiche, la spesa quotidiana e l’investimento dei risparmi, il 71% per l’acquisto di beni durevoli.
Donne e scelte assicurative
Per quanto riguarda le scelte assicurative, la situazione dipinta da un recente studio IVASS recente studio IVASS è molto diversa.
L’uomo spesso decide in completa autonomia, soprattutto nelle isole. Le donne tendono a delegare la scelta delle coperture assicurative, soprattutto tra le fasce di età più alte.
Le donne sono anche meno preparate degli uomini sulla terminologia di base in materia di contratti assicurativi.
Perché le donne sono ancora lontane dal mondo assicurativo?
Le ragioni sono anzitutto storiche e socioculturali, ma anche psicologiche.
Come ha sottolineato il Presidente dell’IVASS, Luigi Federico Signorini, la donna storicamente è sempre stata abituata a gestire il denaro nella quotidianità, ma la pianificazione, il budget e le scelte importanti sono sempre spettate all’uomo.
Per quanto negli ultimi vent’anni l’interesse e il coinvolgimento della donna nel mondo finanziario sia in costante crescita, manca la sicurezza in sé stesse, la competenza e si tende ad adagiarsi sull’uomo per le scelte assicurative.
Quello assicurativo è un settore dove la donna fa in genere fatica a riconoscersi, come consumatrice.
Ma vedere la donna protagonista e autrice delle sue scelte finanziarie e assicurative è la naturale evoluzione verso il raggiungimento della parità di genere. E questo cambiamento è già in atto, ma l’Italia è ancora indietro rispetto al resto d’Europa.
I benefici dei contratti di assicurazione per la donna
La donna è meno propensa al rischio, è più sensibile alle problematiche familiari, si fa carico di tante responsabilità e vive le emozioni più intensamente. In una parola, si preoccupa di più.
La vicinanza al mondo assicurativo dovrebbe essere naturale perchè migliora la qualità della vita di una donna, rispondendo alle sue esigenze di tutela.
Alcuni dei benefici sono proprio legati alla sua natura:
- Essere consapevoli di essere protette qualora si dovessero verificare eventi disastrosi
- Pianificare per il proprio futuro e quello dei propri figli e familiari
- Accrescere la propria autostima e appagare la voglia di riscatto e di indipendenza
Il percorso di azzeramento delle differenze di genere nel mondo assicurativo e finanziario è ancora lungo e pieno di ostacoli, ma siamo fiduciosi nell’evoluzione e nelle nuove generazioni.
La nostra consulenza assicurativa per le donne
Siamo felici di aiutare e offrire la nostra consulenza a tutte le donne che desiderano avvicinarsi al settore della tutela e della protezione.
Il nostro approccio alla consulenza è innovativo perchè parte da un ascolto attento e ha come obiettivo quello di far emergere i rischi patrimoniali e finanziari ai quali sei esposta qualora dovessero verificarsi eventi avversi.
La consulenza consiste in una chiacchierata conoscitiva in cui analizziamo insieme i tuoi bisogni, i tuoi obiettivi e il tuo stile di vita. Al termine della consulenza riceverai un report in cui vengono mappati e quantificati i tuoi rischi.
La consulenza assicurativa ti rende consapevole con strumenti precisi ed affidabili. Sarai poi tu a scegliere se e come proteggere te stessa e la tua famiglia.
Se vuoi ricevere maggiori informazioni sulla tua protezione, puoi chiamarci allo 079.231790 o scriverci a info@grassiassicurazioni.it per fissare un appuntamento.